venerdì, settembre 01, 2006

Lasciate che le bambine vengano a me

Cos'è il lusso della scelta?
Il lusso potrebbe ricondursi, essendone strettamente intrecciato, all'arbitrio: la possibilità dell'arbitrio è, in effetti, un lusso che pochi si prendono, nel quotidiano come pure nell'alcova. Ma il fioraio vuole scegliere, vuole essere libero, vuole aggirare la convenzione in ottica di piacere e, ancor più, di verità. In ottica di verità il fioraio tenta, per quanto possibile, di non volgere la testa dall'altra parte: egli sa che c'è una componente sessuale nella violenza, così come sa che c'è senz'altro una componente violenta nel sesso. Della prima ha rammarico, per lo spreco nel quale essa si risolve; la seconda la cavalca, per purgarsi meglio dalla bonomia patetica propria dell'accoppiamento cittadino ed osservante. Il fioraio aspira dunque alla libertà: laddove finisce la tua strada, comincia la sua.
Su quella strada niente allora è vero, e le morali si svelano per ciò che sono: dispositivi di controllo, cui solo l'adesione volontaria e consapevole può essere, allora, moralmente difendibile, pur se non esteticamente raccomandabile.
Ma ecco il delitto: il bambino viene impregnato di una morale che nemmeno i genitori hanno compreso. Hanno loro forse pensato, durante lo sfarzo del banchetto di nozze, che la monogamia funge alla struttura patriarcale e alla discendenza delle proprietà private? Si chiederebbe infatti, in caso contrario, il padre: perchè lavorare una vita intera, perchè costruirmi una casa, se nemmeno so con certezza chi è figlio mio e chi non lo è? A chi la lascerei?
E i genitori hanno forse concluso, nell'abbassare la luce dell'alcova, che il pudore ha radici di convenienza igienica, alle quali è stata conferita aura morale? Che i genitali vanno coperti perchè vulnerabili? Che l'uomo, come l'animale, elabora il senso della repulsione per consolidare nel tempo precauzioni di salute?
Il giusto e lo sbagliato nascono dalla terra. Niente di ciò che è dichiarato giusto da una società sarà mai vero quanto una pietra di un fiume. Dunque, a patto di pagarne il costo, tutto ciò che in quella società sarà proscritto, è permesso.

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