lunedì, gennaio 15, 2007

il lavoro rende liberi quando finisce

Come ebbe a dire un mio amico non privo di ironia: il favoloso mondo dei consierge perde dunque uno dei suoi migliori (come sempre tutto dipende dal criterio di giudizio) esponenti, il quale, al contempo, si affranca dalla cravatta e riguadagna la libertà di perdersi nuovamente nella selva che prende il nome di mondo.
Senz'altro, il mercato del lavoro farà in modo che il gentile cliente troverà, già da oggi, qualcun altro su cui riversare i suoi vizi e i suoi capricci.
Il molliccio benessere emiliano nel quale al momento mi muovo mi permette, peraltro, di essere perfino più contento nel giorno del mio licenziamento, rispetto a quanto lo fossi in quello della mia assunzione.
Si può stare tranqulli, del resto, che nessuno piangerà la mia partenza, là dentro. Ogni cosa continuerà anzi secondo il suo corso.
Allo stesso modo, fuori, gli amanti continueranno a baciarsi sussurrando, i vecchi a lamentarsi, e i bambini a stupirsi.
Niente, insomma, cambierà.
Io però mi riapproprio delle mie notti: un buon punto di partenza, tra le altre cose, per una nuova serie di esplorazioni e, volendo, di peccati.
In culo, mi si permetta, al gentile cliente.

3 commenti:

MASTROFIORAIO ha detto...

no no, giammai: sono discreto praticante di trombate nei bagni, e fortunatamente il mondo è pieno di luoghi pubblici che offrono questi meravigliosi quanto aromantici luoghi di culto.
Penso ai musei, alle università, ai ristoranti, ai palazzi del potere.. la moderna società di massa offre decine di improvvide alcove di questo tipo, e fortunatamente, per goderne, non c'e' bisogno di essere strettamente dipendente dell'azienda o dell'ufficio il cui cesso si vuole usare per i propri scopi

Anonimo ha detto...

non solo di trombate è discreto praticante..
anche di sollazzi,come preferisce chiamarli.
ritorni,volendo,ai suoi peccati preferiti..
o dovrei dire potendo?!

ma non di sola carne potrà vivere questo ormai decadente mastrofioraio.che dio t'aiuti...

ossequi.

Unknown ha detto...

ma che cazzo stai a dì?bohhhh!!!

Valentina e Marzia