Uno dei più grandi crucci degli economisti è, a conti fatti, anche un dubbio esistenziale, e dunque degno di considerazioni più ampie del solo interesse specialistico ad esso riservato dalla teoria economica.
In realtà, stabilire se sia l'offerta a creare la domanda, o se sia piuttosto il contrario, può interessare numerosi campi dell'azione sociale e umana.
In questo caso, il grafico proposto riguarda la dinamica domanda-offerta all'interno di un mercato ben specifico, quella della seduzione: qui, con buona probabilità, l'immagine condurrà l'osservatore maschio alla conclusione che sia l'offerta a stimolare la domanda. Peraltro, i dati empirici a disposizione relativi all'episodio in questione confermano quanto la prima abbia concorso nello stimolare, e lungamente, la seconda.
Tuttavia, è auspicabile la generalizzazione? Ha senso chiedersi se il lato della domanda e quello dell'offerta abbiano un colore ben definito? Se, soprattutto, abbiano un sesso?
Sarebbe certamente facile assegnare al maschio l'eterno ruolo della domanda, e alla femmina l'altro; sarebbe, però, estremamente riduttivo: non sono forse, domanda e offerta, categorie indistinte e aperte, dove ognuno salta a seconda del proprio momento e della propria attitudine?
Si offra e si domandi, allora, e che mai un'azione abbia a soppiantare del tutto l'altra: del resto, gli economisti insegnano che è solo raggiungendo un sano punto d'equilibrio che il sistema terrà.
mercoledì, gennaio 24, 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento