giovedì, agosto 31, 2006

L'eterno ritorno della copula


Forse che esiste qualcosa di più invariabile nel tempo dell'accoppiamento? Qualcosa i cui fondamentali resistono da centinaia di millenni, incuranti degli attacchi che alla fisicità della natura pongono le velleità ideologiche delle menti umane? Essa è senz'altro vecchia come e più della pietra con cui probabilmente sarà fatta la tua casa. Durante milioni di anni il principio dell'unione si è modulato sulle diverse frequenze degli esseri e delle specie, senza variare di un centesimo la propria natura, che è, appunto, la natura.
Eppure, tutto ciò, non è forse differente ogni volta, fosse anche per la più piccola e passeggera percezione di una minima differenza? Un momento, un attimo, uno sguardo, una certa postura, una certa spinta con la schiena, una chiusura degli occhi, e tutto il mondo immenso delle possibilità?
"Detesto la copula e gli specchi, poichè entrambi moltiplicano gli esseri" scrissero.
Un punto di vista per certi versi condivisibile. Tuttavia, non ogni accoppiamento termina con una fecondazione. Ma non ci si inganni: tutte le copule che non moltiplicano gli esseri, pur irritando -perlomeno pubblicamente- il vaticano, non sono affatto sprechi, quanto piuttosto, se ben realizzate, uno dei fenomeni maggiormente definenti la natura umana: la gratuità dell'azione, quando non, addirittura, la scelta. La libera scelta che si affranca dall'economia di natura.
L'arte per l'arte, giovane cruccio estetico, ha fatto in realtà il suo ingresso tra gli uomini insieme alla prima interruzione volontaria di coito.

2 commenti:

Unknown ha detto...

che porco....pubblichi delle cose oscene!!!!!

valentina e marzia

MASTROFIORAIO ha detto...

questa è casa mia, e osceno e' il vostro commento