domenica, novembre 26, 2006

de coerentia

Alcune anime nobili mi accusano di essere dedito alla provocazione gratuita.
Che fare? Rispondere rabbiosamente che quando si ritiene disturbante gran parte dello status quo si può cadere nella trappola di esprimersi in maniera- ahimè non sempre efficamente - disturbante?
No, non conviene. Non si addice l'ira del permaloso ad un fioraio degno di tal nome. Lo scorrer della lingua, più che il digrignar dei denti, sarà il suo giuoco preferito.
Dunque ho deciso una volta per tutte di smentire, in maniera del tutto razionale ed argomentata, queste immotivate illazioni, cogliendo anche l'occasione per esprimere la più viva irritazione verso chi fa della provocazione gratuita il proprio imperativo.





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