domenica, novembre 26, 2006
de coerentia
Che fare? Rispondere rabbiosamente che quando si ritiene disturbante gran parte dello status quo si può cadere nella trappola di esprimersi in maniera- ahimè non sempre efficamente - disturbante?
No, non conviene. Non si addice l'ira del permaloso ad un fioraio degno di tal nome. Lo scorrer della lingua, più che il digrignar dei denti, sarà il suo giuoco preferito.
Dunque ho deciso una volta per tutte di smentire, in maniera del tutto razionale ed argomentata, queste immotivate illazioni, cogliendo anche l'occasione per esprimere la più viva irritazione verso chi fa della provocazione gratuita il proprio imperativo.
martedì, novembre 21, 2006
le teste delle donne
"Se solo le teste delle donne fossero come i loro capelli, che gioiosamente si attorcigliano su questo letto in affitto senza combattere, senza ringhiare. Questo letto, quando vi splende il sole, ospita capelli come fili di vite diverse, vite ambrate, vite scure, vite sperse. Fili di vite che s'inseguono sui suoi cuscini: accostando appena l'orecchio potremmo sentirli raccontarsi gli uni gli altri le loro notti segrete, gli attimi lucenti nei quali l'impeto sacro li strappò alla loro sede.
I capelli delle donne non sono come le morali delle teste cui appartengono: essi, al contrario, sanno bene che di segreto non ci deve esser niente, sanno bene che il sussurro non è il modo migliore d'accostarsi ai bei argomenti. Così il biondo stringe alleanze con il bruno, il riccio con il liscio: tutti in pace giacciono sul bianco, come in posa, come in danza, come mai farebbero le teste delle donne le cui chiome invece s'accoppiano ad oltranza, ma solo, a giorni alterni, sul lenzuolo."
mercoledì, novembre 15, 2006
dizionario del fioraio
Allo scoccare del quarto di secolo, questo vecchio putto decide di prendersi una vacanza dall'imperativo razionale dell'argomentazione, e di produrre un semplice elenco di capricciose definizioni.
amore: biochimicamente parlando, intossicazione di notevole insensità quanto di breve durata.
scientifico:
- Legge dell'assuefazione e dell'autodifesa: l'essere umano può avvertirlo, nella sua forma più alta, X volte, essendo X un numero compreso tra 0 e 1.
banca: particolare tipo di edificio grigio che diffonde la propria tonalità alle persone.
cinismo: il lavoro usurante di dare alle cose il loro vero nome. Non prevede pensione anticipata.
donna: in taluni casi, strato di grasso che circonda la vagina (*). Può parlare, ma non è particolarmente necessario.
et
Donna: esemplare di scimmia di rarità estrema, preceduto solo, in termini di rarità, dall'Uomo. Può parlare, ed è bellissimo ma fottutamente pericoloso.
Provvista comunque, grazie a dio, di vagina.
epidurale: iniezione che inibisce momentaneamente la propagazione degli effetti del peccato originale.
figlio: risposta naturale all'imprecazione "Ci sarà pure qualcuno al quale potrò far credere che io ho ragione" che coglie l'individuo intorno al trentesimo anno di frustrazioni /di età. Non trovando quel qualcuno, se lo crea.
Alla rottura della dinamica di asservimento, coincidente all'incirca con la maggiore età, il figlio abbandona poi il nucleo familiare.
Tranne che in Italia.
godimento: attività naturale il cui avversamento risulta essere mandato ultimo ed effettivo dei governi, delle chiese, delle autorità di tutto il mondo.
hotel: luogo nel quale sperimentare comportamenti che mai ci si sognerebbe di intraprendere nell'ambiente domestico.
volg. fottitoio.
idiozia: in una discussione, la tesi divergente dalla propria.
militare: causa di un conflitto (lat. casus belli)
laurea: rito di passaggio dall'inconcludenza generale alla rassegnazione specifica.
merda: sineddoche indicante il Pianeta nel 2100 (**).
nazionalità: in un incontro con uno straniero del sesso preferito, parametro che con buona approssimazione indica all'occhio esperto il grado di sperimentazione della copula cui andrà incontro se prosegue nella conoscenza.
scientifico (area europea):
- "Legge fisica di propagazione della morale": tendenzialmente, più il luogo di provenienza (dunque la nazionalità) del partner sarà lontano da Roma-Città del Vaticano, più potrà essere riposta speranza nella decentezza della copula.
- Eccezioni: Polonia. Conferme: Paesi scandinavi.
opinione: errore di ragionamento.
pace: l'intervallo tra una guerra e l'altra (***).
qualcuno: statisticamente, un idiota.
et
Qualcuno: statisticamente, un idiota importante per un altro idiota.
n.b. il Qualcuno di qualcuno è sempre il qualcuno di Qualcun altro.
religione: classico caso di scherzo sfuggito di mano agli autori.
in psichiatria: pulsione a dichiarare peccato ciò che sarebbe giusto, e giusto ciò che sarebbe un peccato fare.
militare: ottimo casus belli.
sesso: per le più varie ragioni, causa fondante unica ed integrale del P.I.L. di una Nazione.
troia:
economico: oggetto di contrabbando in tutto il mondo, che un piccolo gruppo di governi illuminati, in apparente deroga al mandato di categoria, hanno posto sotto particolare tutela.
geografico: città sfigata sotto diversi punti di vista.
uomo: universale esempio di inefficienza energetica. Un intero organismo che vegeta in funzione di una sua appendice, il pene.
et
Uomo: a detta di molti, la forma di vita più rara del Pianeta. Provvisto comunque di pene.
vita: processo la cui durata media, in Europa, permette di norma all'individuo di diventare, negli anni, ciò che ha sempre odiato. Di converso, la cintura equatoriale è piena di Paesi nei quali la durata media della vita permette agli abitanti di evitarsi il dispiacere.
zavorra: sinonimo di educazione.
figurato: deterrente con il quale la società si tutela rispetto alla possibile insolvenza del singolo. Ogni società elabora nel tempo le zavorre con le quali opportunamente tenere l'individuo ben saldo in terra, in modo che, una volta adulto, possa coscienziosamente lavorare e consumare, arrivando così a ripagare, secondo interessi altissimi, il piccolo investimento unitario iniziale che la società aveva fatto allevandolo.
n.b. buone zavorre sono fondamentali alla società per contenere la quota fisiologica di devianza sotto la soglia limite della rivoluzione.
Quale nazione ha ideato la scolarizzazione di massa sotto il controllo statale? La Francia post rivoluzionaria.
Avevano preso paura, si attivarono perchè non accadesse mai più.
(*) M. Houellebecq.
(**) qualunque studio ambientale.
(***) qualunque libro di storia.
lunedì, novembre 13, 2006
sul teatro del mondo
Ostentazione di una conoscenza specifica riguardo i temi individuati come temi-chiave, a fronte di una effettiva conoscenza degli stessi estremamente superficiale e lacunosa.
Esaltazione di accadimenti pregressi o inventati, il cui resoconto, quando attinente alla realtà, viene smussato e stravolto a totale favore dell'io narrante, il quale ne uscirà sempre vincitore materiale o morale.
La seduzione si configura dunque come lo stato dell'arte della truffa.
venerdì, novembre 10, 2006
lo zoo è qui
malelinguebenedette
ho sentito malelingue sulla mia persona
ho sentito malelingue sulla mia testa
ho sentito malelingue sul mio corpo
nessuno parlerà mai bene di un gitano
nessuna città però avrà le sue lacrime
nessuna prassi però avrà la sua noia
ho sentito malelingue sulla mia persona
ho goduto nel vederle scorrere
ho sentito malelingue sulla mia testa
erano calde come lingua sa essere
ho sentito malelingue sul mio corpo
ho potuto giocarci perchè non eseguo
nessuno parlerà mai bene di un gitano
sempre le malelingue gli piombino addosso
nessuna prassi così avrà la sua noia
nessuna commedia si nutrirà della sua gloria
mercoledì, novembre 08, 2006
la saliva
una cena. pesce per me. carne per lei.
la saliva. le bocche assaggiano: c'è lussuria nei piatti.
vino. musica jazz: variazioni su django reinhardt. giacche di velluto e mani veloci sulle corde.
un bravo jazzista ha sempre l'aria di uno che non potrebbe permettersi di fequentare il locale dove sta suonando.
parole.
un dolce di cioccolato. ci alziamo.
il flusso del contrabbasso e delle chitarre prosegue.
l'eco ci insegue mentre affrontiamo il costo del lusso. paghiamo. cioè: paga lei.
fuori. freddo. portici deserti.
camminiamo. la supero. le sputo davanti ai piedi, mentre cammina.
mi guarda. indico per terra: la saliva.
la saliva.
guarda tutta la saliva che avevo in bocca: sei tu la causa.
il pensiero di ciò che avrà luogo tra poco: sei tu la causa.
il desiderio chiama in causa le ghiandole della bocca. la saliva: sei tu la causa.
la prendo in braccio e la trasporto alla macchina: ho fretta.
la velocità di un drappello di guerriglia è data dal passo del soldato più lento, non da quello del soldato più veloce. io vado veloce, ma lei meno: non posso attendere un piede femminile costretto dai tacchi. il desiderio è un bambino viziato: non ha pazienza.
andiamo in hotel. entro. saluto. salirei dritto in camera.
ma io non sono un cliente. sono il portiere di notte.
l'altro portiere mi da' il cambio. mi metto la giacca, la cravatta. mi appunto al petto la targhetta argentata.
lei si siede sul divanetto.
arrivano due clienti. check-in. sorrido e metto a letto i bambini.
la hall è vuota.
la prendo per mano.
il bagno della hall è lindo. la governante, di giorno, pulisce bene.
lingue. molte lingue.
mi tolgo la giacca.
si appoggia al lavandino. la luce è accesa, lo specchio specchia.
mi da' le spalle. non mi offendo, anzi. la prendo da dietro. cominciamo un lungo discorso, non verbale.
ognuno ha tre paia di occhi tra cui scegliere. siamo in quattro, grazie allo specchio.
la saliva. peggio di un povero cane del branco di pavlov.
la foga. la frizione. la passione. la sensazione.
l'orecchio teso, la porta aperta.
la cravatta balla impazzita.
poi il discorso si arresta un attimo.
mi siedo sul luccicante water da quattro stelle.
degno d'un vittoriale.
lei si siede su di me, sempre di spalle. sa che non mi offendo.
balla la sua musica. io le offro un unico punto d'appoggio. uno solo, ma buono.
archimede approverebbe. gli aumenterebbe anche la saliva, probabilmente.
lei compone il secondo atto dell'opera.
crome, semicrome, biscrome.
adagio, allegretto, allegro andante, allegro maestoso, nuovamente un poco adagio, poi andante grazioso, con brio, poi maestoso fino ad un attimo prima degli applausi.
ci fermiamo. si alza. si inginocchia.
prende la comunione.
la saliva. incontenibile. cola dalla mia bocca alla sua, lungo la verticale dei nostri volti.
la saliva. vero metro della carne.
sputate su chi state amando, se vi sta amando sorriderà.
lunedì, novembre 06, 2006
collaborazione scoordinata continuativa
L'uomotatuato distribuisce online il GazzettinO Dell'Oste (acronimo: G.o.D.O.)
Il giorno in cui mi ha distrattamente invitato (forse anche come ringraziamento per l'aspirante ancella che avevo giusto sottoposto alla sua attenzione) a contribuire al gazzettino, l'hosting oste mi ha chiesto perchè ho scelto per la mia identita' online il nome mastrofioraio.
Ebbene:
-riguardo il sostantivo fioraio: sarà utile un'immagine, la stessa che ho utilizzato nel mio Manifesto. Per maggiore chiarezza, la foto è ruotata di 180°.
E' un'orchidea, non so di quale famiglia o specie o altre nozioni simili, ma non importa, a fronte del fatto che non sono un botanico e che, soprattutto, e' un bel fiore. Bel fiore che, fortuna vuole, ricorda senza imbarazzi un altro fiore, conosciuto da tutti (e forse -mi piace pensare- in special modo dai lettori/dalle lettrici del G.o.D.O.).
-riguardo poi il nome mastro: essendo il suo significato quello di "artigiano che esercita il suo mestiere con grande perizia ed esperienza", un osservatore attento potrebbe decidere, data la mia giovane età, di qualificarmi piuttosto come apprendista.
Pure, tutti sappiamo come gli osservatori eccessivamente attenti talvolta si possano, prendendo a prestito dal francese, mandare tranquillamente encule.
E dunque: sì, sono ancora giovane, ma ci sto lavorando.
Ovviamente, neanche a dirlo, le intenzioni sono buone.
Anzi, cosa dico buone: sono buonissime.