"Tu che ritieni di gustare la vita, leggi queste pagine fatte di stupide libere parole.
Tu che vivi nella negazione, continua a tenere gli occhi chiusi"
sabato, luglio 14, 2007
Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere...
Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino in cui tutti i cuori s'aprivano, in cui tutti i vini scorrevano.
Una sera, ho preso sulle ginocchia la Bellezza. - E l'ho trovata amara. - E l'ho ingiuriata.
Mi sono armato contro la giustizia, e sono fuggito. Su ogni gioia ho fatto, per strozzarla, il balzo sordo della bestia feroce.
O streghe, o miseria, o odio, è a voi che è stato affidato il mio tesoro
Il fioraio compie per natura ciò che altri di giorno condannano e di notte sognano. Il fioraio vive e la sua vita tutta costituisce il suo osanna al fiore par excellence, alla origine du monde, al sacro taglio della donna. Egli canta con i propri gesti l'ode alla manifesta eppure tanto bistrattata molla del mondo. ALTI I SUOI CANTI DI LODE ALLA FICA DESTINO IL TIMIDO, E RISUONINO CON FASTIDIO NELLE ORECCHIE DEL FARISEO, DELL'IPOCRITA, DEL REPRESSO, POICHE' L'OSCENO RISIEDE NELLE LORO TESTE.